Ci si affeziona. Quando si conosce un artista e ci si innamora del suo stile, è difficile farsi una ragione del fatto che lui è una persona, e per questo è fatto per crescere, evolvere, cambiare.
La mamma me lo chiede sempre: “ma non li fai più i tuoi personaggi tondi? Dai sì, le facce tonde! Quelle che facevi all’inizio!”…
Beh, no. Almeno non per ora. Ciò non toglie che un giorno ci potrei tornare, sui faccioni.
Però adesso penso di esserci rimasta già abbastanza incastrata in un solo modo di disegnare. Sento il bisogno di sperimentare.
Diciamo che nel caso delle facce tonde, quello è stato il primo stile che mi è venuto bene, e pian piano è diventato il mio unico possibile. Questo perché avevo dedicato tempo solo a lui. Limitandomi in una sorta di stereotipo di me stessa. Facevo quello perché era ciò che sapevo fare, col quale mi sentivo a mio agio.
Ho finito per perdere di vista le infinite possibilità che avrei potuto avere concedendomi di fare più tentativi e avere la pazienza di riempirne il foglio. Ora mi sento di nuovo pronta a ricominciare.
Adesso provo, e mi piace. Ho deciso di voler fare più esperimenti, e non più dare per buono il primo schizzo che mi piace. Ho deciso anche di non legarmi mai troppo ad un disegno, perché, per quanto gli voglia bene, c’è il caso che non sia lui quello giusto.
Tutto ciò mi ha portato a non amare più i miei più vecchi disegni. A volte a trovarli perfino bruttini. Ma penso che sia un bene. Se i miei vecchi progetti non mi piacciono più in confronto ai nuovi dei quali sono soddisfatta, questo significa che c’è stato un miglioramento. Quindi, grazie al cielo!
IL RISCHIO DI CAMBIARE
Il cambiamento a volte ha un costo.
Come la mamma, anche altri potrebbero essersi affezionati ai vecchi personaggi, al vecchio stile, che ora si può dire che non esista più. Ne rimane solo il ricordo nelle vecchie tavole.
Penso che il cambiamento sia costato la perdita di fan a tantissimi artisti che passavano da una fase all’altra attraverso una crescita personale. Fan che hanno deciso di rimanere bloccati, o cambiare sentiero, invece che crescere insieme al pittore, musicista, disegnatore che avevano adorato fino a quel momento.
Non dobbiamo avercela né con gli artisti, né con i fan, sia chiaro! Semplicemente non ci si trova più!
COSA SCELGO IO?
Qui la scelta sta a me. Se rimanere qui, con i buoni vecchi faccioni tondi che la mamma ama tanto, o se proseguire, sperando che qualcuno mi segua.
Io vado. Se voglio trovare me stessa devo darmi da fare, e spero che tutti riusciate a tenere il passo!
Se perdo gente lungo il cammino, diciamo pazienza. Anche se un po’ mi spiace.
Però d’altronde tutti cambiamo, no? Magari passeggiando troverò tante altre persone che hanno evoluto la loro persona verso qualcosa di simile a me e alla mia forma di espressione. Ognuno fa la sua strada, ma è bello condividere frammenti del percorso! E’ una bella avventura la vita! E’ una bella avventura anche l’arte!
Ci si becca nel bosco!