Un errore da principianti

L’ho fatto una volta, ed è stato anche troppo.
Ricevere una richiesta che non era proprio nelle mie corde.
Il progetto non mi piaceva per niente,  il cliente voleva a tutti i costi che fosse fatto esattamente come voleva lui, non accettava consigli, modifiche, e negava ci fossero cose che non funzionavano quando cercavo di fargliele presenti per fare eventuali correzioni.

“D’altronde il logo è per lui” mi dicevo “deve essere fatto come lo vuole…”

Capita spesso, soprattutto quando ci si è appena lanciati nel mondo dell’autoimprenditoria, di accettare qualsiasi tipo di lavoro che viene richiesto, basta che sia pertinente alle nostre competenze.
D’altronde, non fa mai male qualche entrata in più, no?
Beh, ora avrei qualcosa da obiettare in merito.

Ora mi spiego, ti dico perché.

A parte il fatto che se ci si rivolge ad un professionista, si suppone che egli sia un esperto in materia. In fondo lo si sta pagando per quello. Quindi se non si accettano consigli, perché fare?

Ma poi, essendo quel progetto qualcosa di molto diverso da quello che propongo abitualmente ci ho messo il triplo del tempo che ci metto in genere per lavorare a qualcosa che non mi piaceva per niente.
Ogni minuto in più che spendevo per quel lavoro era sempre più frustrante. E tutte le volte che inviavo l’allegato sperando che andasse finalmente bene, mi ritornava indietro con un’altra richiesta di modifica che voleva venisse fatta al millimetro perché il risultato doveva coincidere perfettamente con l’idea che il cliente aveva avuto. Che funzionasse o no.

Non ti dico il sollievo quando finalmente andava bene.
Ma non ti dico la delusione nel vedere il progetto finito, che era la cosa più lontana da me che mai sarei riuscita a creare.

“Prima e ultima volta” mi son detta.
E spero di mantenere la parola che mi sono data.

Ho preso così la decisione di fare una selezione delle commissioni che ricevo, non solo per me, ma anche per poter soddisfare al meglio il cliente!
Credo, in fatti, che qualcuno che ha uno stile che si avvicina molto alle richieste del cliente faccia la differenza fra un progetto fatto con una effettiva collaborazione fra le due parti, piuttosto che qualcosa di partorito semplicemente per strappare la famosa “ricevuta in più, che non fa mai male”.

Un altro problema è anche che non è nemmeno un investimento.
Qualcosa che non ti rappresenta non è nulla che tu possa presentare come un lavoro tuo per mostrare ai clienti futuri per la tua offerta.
Perdi i tuoi obiettivi, ti allontani dal potenziale che ti potrebbe rendere speciale!

Mi son fatta un regalo, lo condivido con te!

Ho sono scritta una lista di cose che non mi devo mai dimenticare. Eccole qua:

-Sei una creativa. Non una mano.
-Hai un’istruzione, sei competente nel tuo settore. Non permettere a nessuno di sottovalutarti.
-Hai una personalità. Fai in modo di non snaturarti.
-Ti vuoi bene. Non castigarti.
-Vuoi crescere, andare avanti. Ma nella direzione giusta.

Spero che questa lista possa servire anche a te, sarebbe bello che tutte quante potessimo fare ciò che amiamo e per cui siamo nate. Forza allora, facciamoci valere!


 

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Pubblicato da Annalisa Gorreri

Illustratrice appassionata di storielle e rime. Ama far trombette coi pitaciò, i gatti sempre, ma soprattutto quando fanno il pane.

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