Alla mente piace. Volare in alto in alto libera, danzare coi desideri, fare l’eco ai sogni…
I momenti nei quali la mia fantasia ama di più prendere il via e correre in
discesa sono quando cammino sola, in mezzo alla natura. A volte il cervello
coinvolge anche la voce, e io non posso fare a meno di parlare con qualcuno di
immaginario. Ci facciamo di quelle
chiacchierate, io con me!
Ebbene sì, parlo da sola. L’ho sempre fatto. Tantissimo. Fin
da quando sono piccolissima.
Suppongo di averlo imparato da mia nonna e da mia mamma. Entrambe avevano lo
stesso vizio. E’ ormai un’abitudine talmente radicata che quando sono in
imbarazzo perché incrocio delle persone mentre me la conto, tiro fuori il
telefono e fingo di parlare con qualcuno pur di non tacere.
Questo anche perché la mia fantasia non può e non si vuole fermare. Questo è perché io, non voglio fermarla.
D’altronde…
Non è mica salutare
darsi limiti nel sognare
Quindi perché non puntare alto
se è possibile tutto quanto?
Sono convinta che sognare ad occhi aperti o chiusi che siano, faccia del benissimo alla salute.
E poi c’è da dire che per me che faccio un lavoro creativo, torna persino molto utile.
Se si sguinzaglia la fantasia è molto, molto probabile che questa inciampi su di un’idea smascherandola!
Una volta beccata poi non è difficile catturarla e portarla a casa, nutrirla e farla crescere.
In che direzione, Fantasia, vuoi andare?
Non è facile per me controllarla. Temo per nessuno.
La mia immaginazione si muove freneticamente, a volte fa volare via più idee in
una volta, e io finisco per farmele
scivolare quasi tutte dalle mani.
Le piace anche cambiare direzione. Il campo dei fiori del mio lavoro li attraversa molto volentieri, ma le piacciono anche i prati dei ricordi, le colline degli incontri improbabili e bizzarri, gli angoli delle risposte giuste al posto giusto, i viali del trionfo della gentilezza… Ce ne sarebbero di posti che le piacciono, da elencare!
C’è una taglia, su quell’idea!
Eh sì. La caccia alle idee va spesso di moda.
Ma non ci interessa la loro testa. Noi ci vogliamo solo giocare un po’,
osservarle, invitarle a cena… Se si rifiutano non si possono mica obbligare!
Conviene lasciarle lì e far ripartire l’immaginazione col
retino!
E via di nuovo, a catturare le
farfalle!