L’Atelier Alma Charta

In mezzo alla campagna di un paesino chiamato Toccalmatto, c’è un bel casale rustico con affianco una vecchia stalla.
Prima di arrivare nel cortile, c’è un insegna di legno con scritto Atelier Alma Charta, che sembra darti il benvenuto e svelarti dove sei diretto.

Dall’esterno si direbbe un normalissimo casale, ma se ti fai accompagnare dentro dal proprietario André ti rendi conto subito che esso è molto più di quello.

La stalla di André

La stalla di André era una stalla. Ma ora quella vecchia stalla è stata trasformata in un atelier di grafica d’arte. [Per saperne di più sulla grafica d’arte leggi questo articolo]

Quel luogo è meraviglioso, potrei dire incredibile. Sapevo già prima di entrare dove mi stavo recando, ma entrando non ho saputo trattenere un sospiro di stupore. Non immaginavo sarebbe stato così bello.

Ho perso le parole per tutto il tempo in cui André mi ha presentato  i suoi torchi. Non saprei dire con precisione quanti ne avesse, ma ne possiede di ogni tipo immaginabile. Ha anche i famosi caratteri mobili per la stampa tradizionale, e un numero difficilmente calcolabile di altri strumenti e materiali per l’incisione e la stampa tradizionale.

Cosa fa André?

Lui è un artista. Fa libri d’arte e opere a tiratura limitata. Ha tutto ciò che gli serve nel suo laboratorio.
Un uccellino mi ha anche detto che fa lui la carta.

Mi ha raccontato di qualche suo progetto, mostrato qualche lastra alla quale stava lavorando. In quel momento stava incidendo sullo zinco.
Nel suo laboratorio ha anche una bella libreria con le ante a vetri. Penso che quel mobile, una volta, fosse stato una credenza.
Ha tirato fuori dei libricini preziosissimi! Erano veramente dei gioielli meravigliosi, pieni di segni spontanei e tantissima poesia!

Ama tantissimo quello che fa, e mi è sembrato che adorasse mostrare il suo lavoro a me e mia mamma, i suoi ospiti. Con noi è stato gentilissimo, ci ha mostrato tutto quello che c’era da vedere,  e anche lasciato un paio di stampe di prova in regalo per esserlo andato a trovare.

Non aspettatemi, ma arrivo anche io!

Ringrazio tanto André, per avermi accompagnato nel suo mondo, e forse sarebbe felice di sapere che dopo la visita al suo atelier mi sono decisa a provare a provare a raggiungerlo lì.

Sarà bello lungo e in salita, il percorso, ma cari artisti, voi che siete arrivati o che ancora state camminando, sappiate che ho preso su lo zaino anche io! E cammino più veloce che posso! A presto!!

Se vuoi visitare il sito dell’atelier di André, ecco qua il link!
Un ciao anche a te!

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La Marcella – Come ho imparato a usare la macchina da cucire

Si avvicinava il Natale. Il tinello di casa nostra si era pian piano trasformato in un laboratorio per il quale anche gli gnomi di Babbo Natale avrebbero provato invidia. C’erano perline, fili, stoffe, nastrini e bottoni dappertutto.
Volevo creare io i regali per tutti i miei amici, per mettere veramente il mio tempo e il mio cuore in ogni dono. Avevo incominciato a inizio novembre per essere sicura di avere tutto pronto per tempo.

Ho finito appena in tempo. Avevo cucito tantissimi pupazzetti di pezza a forma di animaletti, alcuni portachiavi, qualche calza e dei bijoux. Tutto a mano. Avevo le dita che sembravano un colabrodo dal tanto erano bucherellate. Ma ero felicissima di avere pensato a tutti con tanto amore!

Un elfo di Babbo Natale

Indossavo un cerchietto da elfo per consegnare i regali. Ero entrata nella parte!
Tutti eravamo molto felici, io però ero anche esausta. Ci avevo messo davvero una vita a confezionare tutto, era stato un lavoro a tempo pieno.

Anche io ho ricevuto un regalo

In verità, ne devo avere ricevuti diversi. Ma uno in particolare posso considerarlo tutt’ora il regalo più bello che io abbia mai ricevuto.
Era da parte di mia sorella. Il mio regalo si chiama Marcella, ed è una macchina da cucire.

Non avevo idea di come si usasse, ma c’era un bel manuale all’interno della scatola. Lo lessi attentamente e feci qualche prova.
Dunque a quel punto sapevo come farla funzionare, ma nessuno mi aveva mai spiegato che cosa fare.
Ho dunque provato a cucire qualcosa che mi sarebbe potuto servire. Inventandomi tutto di sana pianta.

Siamo una squadra!

Prima venivano le cose più storte del mondo, poi abbiamo imparato a conoscerci meglio, ed abbiamo iniziato a fare squadra sul serio. Mi inventavo portafogli, borsellini, borse e pupazzi. Ho tentato anche un paio di gonne!

Ci stavo comunque ore a cucire, ma creavo decisamente molte più cose rispetto a quando lavoravo solo con ago e filo! Adoravo fare i pupazzi e i portafogli, ne ho fatti talmente tanti da poterli andare a vendere ai mercatini!

Cambio rotta

Ora sono talmente presa dall’illustrazione e dall’arte grafica che la sto un po’ trascurando, la povera Marcella. Ritrovo la stessa gioia di collaborare con lei ogni volta che la riporto sulla scrivania per lavorare ancora insieme! Ci siamo promesse tornare ad essere di nuovo colleghe quando avrò tempo di preparare altri mercatini!

La tengo pulita e in ordine sperando che quel giorno arrivi presto presto!

Parola in Viaggio

Può bastare anche solo una parola. Ben presentata, con una cartolina e un fiocchetto.
Per questa ragione per questo Natale ho un altro piccolo consiglio che potrebbe tornarti utile se vuoi pensare a qualcuno, ma regalargli “solo” un pezzettino di te. Una parola a te cara.

Regala parole

Le letterine non sono più tanto in uso, purtroppo. Ma penso che l’unica ragione sia perché ci siamo scordati quanto è bello trovare un pensiero nella cassetta delle lettere!
Ecco, per questo Natale, visto che c’è ancora un pochino di tempo per pensare a tutti, ti suggerisco di aderire all’iniziativa di Valeria Zangrandi: Parola in Viaggio.

Come funziona

Puoi partecipare sia aderendo alla versione digitale taggando qualcuno su Instagram e mettendo l’hashtag #parolainviaggio; che a quella analogica, inviando una letterina con una bella cartolina e una parola da dedicare.
Trovo sia mooolto meglio far viaggiare una parola che regalare un portachiavi giusto perché non sappiamo cosa prendere!

Adoro questa iniziativa!

La amo perché fa ritrovare la gioia in qualcosa di purtroppo oggigiorno trascurato, ma che dona un’immensa gioia. Parlo sia delle letterine, che delle belle parole.
Mi piace così tanto anche perché dona gioia scrivere una letterina, e mi sembra che, oltre che pensare a qualcuno, sto regalando anche un po’ di felicità a me stessa.
E’ fantastica perché sorprendente! Insomma, fra le migliaia di parole disponibili, quale e perché sarà quella scelta quella giusta per me e il destinatario?

Una parola per te

Io oggi regalo una #parolainviaggio anche a te che mi stai leggendo. E ti dedico qualcosa di dolce, fruttato, caldo e invernale. La parola “Struel” ha fatto le valigie ed è già arrivata da te! Aprile la porta, ti riempirà la casa di profumo di Natale!

Mi piace fare i bei regali

Adoro fare regali. Mi piace anche riceverli, eh! Ma adoro davvero le belle facce stupite della gente quando ricevono qualcosa di azzeccato quanto inaspettato.
Sì, perché non è detto che io abbia la pazienza di aspettare le occasioni speciali per dare un pacchetto al destinatario. Quando mi viene in mente qualcosa da regalare a qualcuno spesso non è perché ci sono feste di mezzo.

Infatti tante, tante volte non faccio regali nemmeno per le occasioni come Natale o compleanni, questo perché se non ci trovo davvero gusto a fare qualcosa di così importante e personale solo perché mi sento in obbligo e nonostante non abbia avuto una buona idea. Uffa!
E poi odio il momento di imbarazzo quando il regalo non piace a chi lo riceve, ma per cortesia questo si sforza di farti credere che gli sia piaciuto. E se non fai il regalo col cuore questo capita troppo spesso!

Sono belli i regalini di tutti i tipi!

Non compro quasi mai nulla per me, detesto accumulare roba. Ma quando in giro vedo qualcosa che subito mi fa pensare a una persona alla quale voglio bene, la tentazione di portargliela è forte!
Sono belli i regali piccolini. Sono belli i regali che vivono (amo regalare piante). Sono meravigliosi i regali fatti a mano. Fantastici i regali da mangiare! Sono stupendi i regali ben studiati, quelli che impiegano tempo ad essere progettati. Sono splendidi i regali da sfruttare in due!
Non amo tanto strafare, ma un pensierino ricorda agli altri che qualcuno gli vuole bene, ed ha pensato a loro per questo!

Porta il mio cuore con te

La cosa che più mi rende felice del fare un regalino carino è che è un abbonamento al sorriso.
I doni che ricevo finiscono il più delle volte bene in vista nella mia cameretta, e mi rendono felice ogni volta che li guardo! Amo l’idea che una cosetta che ricorda me esposta nella cameretta di qualcuno richiami un sorriso ogni volta che viene guardata!

Ehi, lo sai che puoi commissionarmi un regalo?

Se stai pensando a un regalino speciale e superpersonalizzato, puoi trovare qui alcuni esempi di piccoli doni che alcune persone hanno voluto fare ai loro amici o conoscenti. Per eventi speciali e non! Basta scrivermi un messaggino alla mail annalisa.gorreri@gmail.com!
Dai, vieni a dare un’occhiata!

Siamo Sorelle – Teniamoci per Mano

Oggi esco un po’ dal tema del blog. Ho deciso di farlo perché è una giornata importante: la Giornata Mondiale contro la Violenza di Genere.
Non mi va di parlare di nulla di catastrofico, se non di ricordare le vittime di violenza di e femminicidio di quest’anno, e scrivere una lettera per noi, che possa trasmettere coraggio e consapevolezza a te, a me e a tutte.

Sei forte

Anzitutto, stiamoci vicine, insieme saremo più forti.
Non che la forza ci manchi, ci manca solo un po’ di potere. La causa non siamo noi. Purtroppo spesso non è una carenza di capacità, ma un eccesso di pregiudizio nel mondo nel quale siamo cresciute e che tuttora ci circonda. Ecco, restiamo forti, siamo capaci. Ci metteremo forse di più, ma arriveremo presto anche noi.

E’ giusto che tu ti arrabbi

Mi manda in bestia dover ascoltare frasi sessiste. Ho imparato a combattere.
Lotta. Lotta anche tu con me. Arrabbiati. La rabbia è un sentimento lecito per tutte.
Arrabbiati ancora di più se ti dicono che sei isterica o mestruata. Tu sei solo arrabbiata, è giusto che tu lo sia e hai il diritto di difenderti anche dalla violenza verbale. Non sei esagerata. Solo a-r-r-a-b-b-i-a-t-a.

Sei in grado di difenderti

So che esistono situazioni mooolto complicate dalle quali è difficile uscire. Soprattutto se attorno a te senti poco sostegno. Soprattutto se ti senti sola ad affrontare certe situazioni fastidiose. Non sarai mai sola. Intanto ci sono io. E se io non ti basto ci sono sicuro tante come me qui per te. Difenditi. Se necessario per vie legali. Se necessario con le unghie e con i denti. Non temere, ci difenderemo insieme.

Sai andartene

Da certe cose è meglio allontanarsi. Non fare che sia troppo tardi per andartene. Ti prego, non farlo.

Ci supportiamo

Per piacere, se notiamo violenza agita su qualcuna, non stiamo ferme. In di più saremo più forti, no? Allora perché non agiamo? Io mi voglio impegnare, e non lasciar più correre, né per me, ne per le altre. Siamo insieme?

Non sei una casalinga, a meno che tu non la voglia essere

Non lasciare che il tuo ragazzo “ti aiuti a pulire e cucinare”, fatelo insieme. Metà e metà.
Se vorrete un figlio, il tuo compagno non sarà bravo perché cambia anche lui i pannolini. Starà facendo il suo dovere.

Sei competente

Parla, alza la mano. Prendi fiato e dillo al tuo collega saputello: “E’ esattamente quello che ho appena finito di dire” o ancora “Lo so, non c’è bisogno che me lo spieghi tu”. Non pensare che non sei fatta per essere una leader, te lo hanno solo fatto credere. Rompi il vetro. Te l’ho già detto che prima o poi arriviamo, è più bello se camminiamo insieme. E più arriveremo in alto noi, meno salita avranno da fare le altre.

Teniamoci per mano, sorelle. Sempre.

Pensa all’Handmade!

Manca ancora poco poco a Natale. Mah si, dai! Ancora un mesetto, ma lo sappiamo tutte che vola in picchiata come un falchetto! La prima cosa che ci viene in mente, banale dirlo, è l’ansia dei regali.
Ecco, a proposito di questo, mi piacerebbe permettermi di darti un piccolo suggerimento: per quest’anno pensare all’hand made!

Perché scegliere il fatto a mano

Ora ti dico tutte le ragioni per le quali secondo me vale la pena pensare ad un regalo alternativo, so che sono di parte, ma adoro le cose fatte a mano!

-Anzitutto, dato che ci troviamo ad affrontare una crisi climatica spaventosa, trovo che sia rispettoso per l’ambiente evitare di acquistare prodotti fabbricati in serie. Io preferisco per questa ragione gli oggetti che oltre ad essere fatti a mano, sono anche ricavati da prodotti di scarto o di recupero.

-Si è certi che di chi ha confezionato il prodotto non è stata sfruttata la manodopera. Infatti tantetantetante tantissime catene dove noi acquistiamo periodicamente (specie quelle di fast fashion) sfruttano a dir poco le lavoratrici in paesi dove la manodopera costa meno. Credo che sia uno dei tanti incubi del libero mercato e del capitalismo. C’è una ragione per cui la roba costa poco, ed è questa.

Quello che prendi è unico. E a me piace tantissimo questa idea. Avere qualcosa di speciale, nel quale è contenuta la gioia di qualcuno che l’ha creato perché voleva farlo. Dico “voleva farlo” perché spesso chi crea e vende sono freelance, che hanno spontaneamente deciso di dedicarsi a quello, senza esserne obbligati o fare parte di una catena di montaggio.

Si sostengono i piccoli produttori! E temo che purtroppo siano quelli che hanno più bisogno e spesso si meritano di più di essere sostenuti.

-Natale mi sembra il periodo giusto per fare dei giretti fra mercatini! Che sono penso la cosa più bella del Natale dopo lo strudel!

-Questo è abbastanza soggettivo, ma il fatto a mano è dannatamente bello e originale! Andare in giro e cercare creazioni da donare a Natale fa veramente scoprire un mondo fatto di artisti e artigiani che riescono a trasformare degli oggetti di rifiuto in pezzi unici meravigliosi!

Qualcosa da obbiettare?

Forse potresti obbiettare che il fatto a mano è costoso, io ti rispondo che lo è perché dona valore al lavoro e alla creatività delle persone. Siccome non è una macchina a farlo, è chiaro che abbia un valore aggiunto.
E magari mi potresti anche dire che non hai tempo di girarti i mercatini e lo capisco. Ma ti chiedo un’altra cosa, visto che a Natale siamo tutti più buoni. Cerca di evitare Amazon, sfrutta anche lui tanto tanto i lavoratori! Ma dato che non voglio lasciarti scuse, ho un altro suggerimento per te!

Acquisti on line!!

Nel caso non lo conoscessi già, ho un sito internet da consigliarti.
Si chiama Etsy, è una piattaforma riservata ad artisti, artigiani e rivenditori di pezzi vintage.
Ci sono davvero una marea di venditori, e sono certa che sarai in grado di trovare qualsiasi cosa faccia al caso tuo!

Anche io ho un negozietto on line su Etsy, man mano che ci avviciniamo al Natale aggiungerò altre cosine come proposta per i regali natalizi, ti va?

Lo sai che faccio anche illustrazioni personalizzate e ritratti illustrati? Nel caso ti avessi convinta a scegliere l’hand made per quest’anno, puoi mandarmi una mail a questo indirizzo: annalisa.gorreri@gmil.com.

A presto, buona caccia!


Book City – Afriche

La settimana scorsa ti avevo accennato di questo progetto senza svelarti di cosa si trattasse, ora è ufficialmente il momento di parlarne.
Qualche mesetto fa nostra professoressa di Grafica D’Arte, Alessandra Angelini, ha proposto ad alcuni studenti del suo corso di partecipare ad un’esposizione durante un evento che si svolgerà nella città di Milano a partire da giovedì 14 novembre. E sorpresa! Vi parteciperò anch’io!

Riguardo alla mostra

La mostra avrà sede allo IULM, la Libera Università di Lingue e Comunicazione, in via Carlo Bo 1, Milano.
Si tratta di progetti libro d’arte di diverse studentesse e studenti dell’Accademia di Brera, che hanno interpretato il tema “Afriche” secondo la loro fantasia, cultura, sensibilità e stile.
I libri esposti sono 15, e ovviamente invito tutte a fare un salto all’evento.

Il mio Progetto

Siccome per ovvie ragioni non posso parlare dei progetti di tutti, mi limito ad accennarvi qualcosa sul mio in particolare. Si tratta di un libriccino a fisarmonica di dimensioni 7X15cm fi 12 pagine, realizzato con i pastelli colorati. Il titolo è “u.”. Il tema dell’opera è la filosofia dell’Africa subsahariana chiamata Ubuntu, che significa letteralmente “benevolenza verso il prossimo”.
Quest’ultima vede l’individuo in funzione della comunità.
Appellandosi all’ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, “io sono perché noi siamo”.
Questo è idealmente un desiderio di pace con il mondo e la natura, e una mano tesa verso l’umanità intera.
Ho deciso di accorciare il titolo in “u.” per trasmettere la leggerezza e la semplicità con la quale i seguaci di questa filosofia di vita si fanno portatori di un messaggio così grande.

Sono moooolto felice

Sì, sono proprio contenta, ed è perché è la prima volta che espongo un’opera, e per me è già un piccolo traguardo. E’ stato un lavoro lungo, faticoso, mi ha messo molta ansia soprattutto sotto la scadenza della consegna, ho buttato via molte prove prima di arrivare al definitivo, ma ora che lo vedo e so che finirà in una teca per essere guardato ne sono felicissima!

Verrai a dare un’occhiata alla mostra? Spero di averti incuriosita. Ci vediamo lì?            

Casa Nuova – Vita Nuova

Se a qualcuna fosse sfuggito un passaggio, un mese fa mi sono trasferita nella Grande Città.
Per un anno accademico ho fatto la pendolare da Parma a Milano, siccome era stato un po’ pesantuccio, ho deciso di cercare qui un appartamento. Non proprio Milano Milano perché nessuno in centro voleva Colonnello (il mio micio) in casa, quindi ho optato per una cittadina in periferia, Bollate, a venti minuti dal centro.

Quanta carica!

Ero supermotivata per trasferirmi. In realtà non mi sono mai vista a vivere in città per quanto mi piace la natura, però la novità mi attirava parecchio! Mi immaginavo già ogni settimana a vedere delle mostre, fare la pazzerella i finesettimana alle feste, aperitivi a succhi di frutta, un sacco di eventi…
Ecco, nulla di tutto ciò è successo. L’avrei anche potuto immaginare che avrei passato la grandissima maggior parte del mio tempo in Accademia, per arrivare alla sera stanca e non vedere l’ora di rientrare a casa!

Comunque, mi sono stabilizzata – più o meno

Pensavo che il cambiamento sarebbe stato liscio, lineare, calmo. Invece è stato tutto il contrario.
Mi spiego meglio. Credevo che vivendo qua non avrei più avuto bisogno di viaggiare tanto in treno, ma non avevo calcolato che durante ottobre avrei avuto 2 matrimoni, la festa del patrono della mia città natale alla quale non si può assolutamente mancare, e un paio di visite al mio ragazzo che ora vive a Firenze.
Il risultato è che non ho ancora passato più di cinque giorni di seguito nella casa nuova, e sono già stanchissima!

Sono in ogni caso super-positiva!

A parte queste due piccole cose che pensavo andassero diversamente, qui mi trovo benissimo!
Ho una coinquilina molto tata, e il numero di gatti in casa si è triplicato: Colonnello ora ha invece due coinquilini!
Un’altra ottima notizia è che io e lei abbiamo tanti interessi in comune, e abbiamo già in mente vari progettini casalinghi e non!
Inoltre, avere solo mezz’oretta di viaggio invece che un’ora e mezza fa davvero la differenza! Ora mi posso permettere anche di fermarmi un po’ con qualche amica prima di tornare a casa, cosa che prima evitavo per scappare a prendere il treno!
Sperando che da ora le mie previsioni si rivelino corrette, i prossimi mesi dovrebbero davvero essere un po’ più calmi e rilassanti!
Spero di riuscire a fare prestissimo una passeggiata nel boschetto vicino a casa, visto che ho appena terminato un nuovo progetto [spoiler alert] per un’esposizione, che però ti racconto nell’articolo della prossima settimana!

Come è stato per te l’inizio dell’anno accademico? Anche tu ti sei dovuta trasferire o sei ancora tranquilla a casuccia?

Il mio esame di xilografia

Il corso di Xilografia che ho seguito all’Accademia è stato un percorso difficile.
Non lo avrei pensato, perché avevo già utilizzato questa tecnica e mi sembrava di cavarmela abbastanza bene con le sgorbie. Inoltre incidere mi piace tantissimo!

Se vuoi saperne di più sulla tecnica avevo scritto un articolo mesi fa, dove ti racconto un po’ di storia, come funziona e cos’è per me la xilografia, lo trovi qui.

Il corso

Le lezioni sono durate un semestre, è una materia laboratoriale, vale a dire che in classe si lavora, si incide e si stampa. Il Prof.  ci teneva a vedere i bozzetti prima di darci l’ok per poter proseguire col lavoro. Ci ha spiegato le basi, e ci ha dato il la per poter fare quello che volevamo. Ci accompagnava nel lavoro per portarci a svolgerlo al meglio delle nostre possibilità.

Ecco, siccome io amo profondamente la xilografia, ci tenevo davvero tanto tanto ad impostarmi un percorso fatto per benino. Infatti sono voluta partire dalle basi basi facendo dei ritratti di volti e trovando la mia maniera di fare le sfumature, i vari toni e i chiaroscuri.

Ci ho messo un po’

La realtà non è il mio mondo. Ma è stato importantissimo imparare a conoscerla meglio per poterla trasformare in ciò che più mi assomigliava.
Nessuno dei 4 ritratti che ho fatto mi convinceva appieno, mi stavo un po’ deprimendo in realtà, perché non trovavo me stessa nelle mie tavole. Il prof. mi ha aiutato tantissimo, mi ha dato consigli preziosi, ed è riuscito a portarmi a lavorare tanto sulla mia tecnica, ma io restavo profondamente insoddisfatta!

Ad un certo punto mi sono ritrovata nel mio lavoro provando ad applicare quello su cui avevo lavorato durante il semestre a 3 illustrazioni personali che ho pensato apposta per questa tecnica.

Magia!

Ero felicissima! Nel momento stesso in cui ho finito i bozzetti ho capito che il percorso che avevo fatto fino a quel momento era stato perfetto! E che il Prof. aveva assolutamente ragione quando mi ha detto in tutta franchezza “beh, meglio così se non ti piace quello che fai, significa che stai migliorando!”.

Ho deciso così di rimandare l’esame per concludere quelle 3 tavole. Ho avuto la possibilità di stamparle durante l’estate, e di essere finalmente felice del lavoro svolto. Ci sono ancora correzioni da fare, sono stata puntigliosa e la voglio continuare ad esserla. Il lavoro può essere migliorato, ma ora ho davvero qualcosa su cui lavorare. Un modo tutto mio di intendere la xilografia. Un nuovo stile personalissimo per questa meravigliosa tecnica, e sono determinata a portarlo alla sua massima espressione!

Un grazie al Prof., è stato un idolo!

Un grazie a me, sono stata brava!

Fra le Stelle

Da pochissimo tempo ho terminato un progetto che personalmente ho trovato adorabile. Ho amato progettarlo e portarlo a termine perché ritrovo me stessa all’interno del lavoro che ho fatto.
Ho trovato su internet un annuncio: una persona cercava qualcuno che creasse un contenuto multimediale come favola della buonanotte da allegare ad una federa per cuscino per bambini. Così ho risposto all’annuncio ed ho iniziato una nuova appagante piccola avventura.


Il progetto


Manuel si è affidato a me per il progetto libriccino dandomi carta bianca, così ho deciso di fargli una proposta inviandogli degli schizzi ben dettagliati per mostrargli quale fosse la mia idea. Ho scritto una filastrocca della buonanotte, un’avventura notturna di una bimba col suo amico elefante. Ho poi proceduto illustrandola e trovando un titolo e una copertina, per poi finire creando una pagina con un piccolo pattern per i ringraziamenti finali.


I progetti che mi piacciono


Ho adorato questa avventura per la libertà che mi è stata concessa, mi ha permesso di esprimermi appieno e far trasparire anche il mio mondo attraverso questa creazione, cosa che non è scontata.
In più trovo che mi sia anche venuta particolarmente bene, probabilmente perché mi ha davvero appassionata. Sono particolarmente soddisfatta del risultato, e spero che lo siano altrettanto il mio committente, e ovviamente tutti i genitori e i bimbi che riceveranno questo bel regalino!


Come avere il libriccino “Fra le Stelle”


La filastrocca illustrata la potrete avere in dono con l’acquisto della federa per cuscino per bimbi Soffidream che trovi seguendo questo link.
Auguro anche a te un dolce pisolino, e che anche tu faccia dei sogni soffici ma avvincenti! Buon riposino!